(11/2001, 1/2002)
Scompare Daniele Graber
Durante
uno dei voli a bordo del proprio elicottero Daniele Graber ha
perso la vita sabato 3 novembre 2001. La scomparsa di Daniele
ci lascia costernati e senza parole. Il nostro primo pensiero
va alla moglie Marinella e al figlio Ennio, ai quali possano
giungere le nostre più sentite condoglianze. Daniele era
conosciuto da tutti come una persona di particolare talento,
al quale si affiancava grande passione e forza di volontà.
Nel corso degli anni, queste qualità lo avevano portato
a raggiungere notevoli risultati a livello europeo e mondiale.
Con la costruzione del proprio elicottero aveva coronato il suo
sogno. |
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In ricordo di Daniele Graber
(traduzione libera da Andy Kessler MFS 1/2002, gt)
A seguito di un tragico incidente con il suo elicottero Mini 500 Daniele Graber ha perso la vita ad inizio novembre. La comunità dei modellisti perde così un personaggio che per oltre un decennio ha influenzato in modo determinante lo sviluppo e la tecnica di volo del modellismo con elicotteri radiocomandati.
Dani
iniziò già sin dalla giovane età con il modellismo.
Per più di un decennio praticò in modo intensivo
il volo a vela conseguendo pure il brevetto di istruttore. Si
avvicinò presto al modellismo con elicotteri radiocomandati
raggiungendo i vertici svizzeri già a partire dall'inizio
degli anni ottanta. Dal 1985 fu per ben 13 volte campione svizzero
della categoria F3C. Già nel 1986 conseguì il terzo
posto ai campionati europei F3C, dal 1988 al 1996 fu campione
europeo della categoria. Fin dai primi anni prese parte ai campionati
mondiali, con ottimi risultati fino a raggiungere un quarto posto.
Questi successi li potè raggiungere non da ultimo grazie
ad un continuo sviluppo e perfezionamento che apportò a
modello e radiocomando. Nel corso degli anni ha introdotto le
sue innovazioni collaborando con marche come Heim, Sitar, Robbe/Schlüter,
Picco, SAB, Hatori, Futaba, TSK e Hirobo. Nelle sue mani ogni
modello di elicottero diventava un apparecchio meccanicamente
perfetto. Molti produttori adottarono le sue idee rendendo le
relative soluzioni disponibili sul mercato.
Nel 1998 riuscì a realizzare il sogno della sua vita ottenendo
la licenza di pilota privato di elicottero. Poi costruì
un elicottero a partire da una scatola di montaggio, il Mini 500,
dedicando all'assemblaggio e al perfezionamento della meccanica
innumerevoli ore di lavoro.
Fu inoltre per parecchi anni anche membro della commissione tecnica
F3 della Federazione Svizzera di aeromodellismo contribuendo con
la sua esperienza all'evoluzione della categoria. Grazie a lui
e ai suoi amici ticinesi appassionati di modellismo si tennero
in Ticino numerosi concorsi nazionali e internazionali. La "Coppa
Ticino" resta per molti ancora oggi un riferimento, manifestazione
che ogni anno portava in Svizzera i migliori piloti europei di
elicotteri radiocomandati. Ancora quest'anno organizzò
con i suoi amici del GESV la Hirobo-Cup, nazionale e europea.
Nessuno mai avrebbe pensato durante gli ultimi campionati mondiali
a Muncie che Daniele avrebbe lasciato la vita così prematuramente.
Gli fu almeno concesso di disputare il suo ultimo campionato mondiale
con a fianco nella squadra nazionale svizzera il figlio Ennio.
Entrambi sono stati come sempre sostenuti e aiutati dalla cara
moglie e mamma Marinella. Assieme formavano il team famiglia Graber,
che sempre aveva avuto tanto successo.
Serberemo Dani nei nostri ricordi per sempre e auguriamo a Marinella
ed Ennio molta forza in questo momento di grande tristezza.
Link al Gruppo elimodellisti San Vittore
(1/2001)
Dopo 16 anni passati a capo della Regione 8
Renato e Nicol Ruckstuhl si congedano
Ripercorriamo
un momento di storia del modellismo della Svizzera italiana e
lasciamocelo raccontare da Renato Ruckstuhl, che ci accoglie durante
un fine settimana di gennaio nella sua abitazione a Lôro,
davanti al crepitio del fuoco del caminetto, con un buon bicchiere
di "sciroppo della casa" che ci viene offerto da Nicol.
Una mancanza da sempre nella Regione 8 è stato l'archivio,
riusciamo a trovare del materiale, ma per scrivere una storia
si deve ricorrere alla memoria delle persone che questa storia
l'hanno vissuta. Renato ci rivela di non essere stato inizialmente
molto convinto a lasciarsi "intervistare", ma il desiderio
espresso da più persone alle quali sta a cuore l'attività
del passato della Regione 8 lo hanno portato a rivedere i suoi
pensieri.
All'entrata di Renato Ruckstuhl nel comitato del Gruppo aeromodellisti
Molinazzo-Bellinzona nel 1967, la Regione 8 non aveva ancora il
carattere che ha assunto con gli anni. Allora ci si riuniva da
una a due volte all'anno per decidere le date dei vari concorsi
e per discutere dei problemi legati ai campi di volo, già
attuali a quei tempi, e al reclutamento di nuovi soci. Nel 1968
un primo sostanziale cambiamento sospende l'attività aeromodellistica
sull'aeroporto di Magadino, attività praticata per la maggior
parte con aeromodelli di volo libero, anche se i primi radiocomandi
cominciavano a fare la loro apparizione. In sostituzione i modellisti
della Regione 8 ottennero l'autorizzazione a praticare la loro
attività sui campi di Lodrino e San Vittore. Per questi
campi la Regione 8 stipulò per la prima volta dei contratti,
che dovettero durante i primi anni 70 essere adattati, visti i
problemi legati al rumore (non dimentichiamo che a quei tempi
si volava senza silenziatore). In questo senso venne vietata l'attività
aeromodellistica alla domenica mattina. Nel 1974 l'allora commissione
per l'aeromodellismo dell'Aero Club Svizzero decise di chinarsi
su questo spinoso problema. Sul campo aeromodellistico di Bienne
vennero invitate tutte le Regioni (la Regione 8 era rappresentata
da Renato Ruckstuhl e Gerardo Klay) e furono effettuate numerose
misurazioni da parte degli specialisti dell'Ufficio federale dell'aviazione
civile. La commissione pubblicò le disposizioni per la
riduzione delle emissioni foniche, dando cinque anni di tempo
al modellismo svizzero per adeguarsi (entrata in vigore a partire
dal 1979). Ricordiamo che questi parametri sono gli stessi attualmente
in vigore.
Fino alla fine degli anni sessanta a capo della Regione 8 ci fu
Fausto Ossola, seguito poi da Giuseppe Zaugg e da Bruno Nicora.
Renato Ruckstuhl viene nominato nel 1985 alla carica di presidente.
Uno dei problemi maggiori di gestione fu fin dall'inizio quello
finanziario. Fino al 1987 i caporegione pagavano di tasca propria
le spese, da lì in poi venne introdotta una tassa di Fr.
1.- per socio, necessari a coprire le spese ordinarie. L'attività
svolta negli anni seguenti permise di acquistare quello che oggi
è il materiale della Regione 8 a disposizione dei Gruppi
(rete di protezione, materiale elettrico audio, tavoli, materiale
audiovisivo). Nel 1991 e rispettivamente nel 1992 vengono organizzate
delle giornate informative per i modellisti della Regione. Durante
la prima giornata ci si occupa del tema "Aeromodelli a motore
e rumore". Da poco la commissione di aeromodellismo dell'Aero
Club Svizzero aveva emanato le REM (Disposizioni sull'utilizzo
di aeromodelli e sulla gestione di campi di volo) e prontamente
le nuove informazioni vengono trasmesse ai modellisti. Dopo aver
presentato il tema dal punto di vista teorico e dando semplici
consigli pratici, ci si trova all'esterno delle scuole di Camignolo
per passare alla parte pratica: la misurazione delle emissioni
foniche. Nell'anno seguente la stessa sede ospita una giornata
organizzata dalla Regione sulla costruzione di aeromodelli. Davanti
ad un folto pubblico, gli animatori presentano le diverse tecniche
di costruzione con delle dimostrazioni pratiche. Dalla costruzione
di un'ala in polistirolo-balsa, al rivestimento di superfici con
i diversi materiali di copertura fino alla presentazione di progetti
di aeromodelli costruiti interamente in fibra.
Pure significativo l'impegno della Regione nell'organizzare alcuni
anni più tardi due appuntamenti nazionali, il campionato
svizzero di F3B e il campionato interregionale F3A, entrambi organizzati
a San Vittore e riusciti anche grazie all'aiuto di numerosi modellisti
della Svizzera italiana. La Regione è di nuovo presente
sull'arco di più edizioni ad Ambrì, dove in collaborazione
con la Regione 5, vengono organizzati i campionati F5B e Pylon.
Ricordiamo anche il Mini-Show, manifestazione che da sempre ha
rappresentato uno degli appuntamenti annuali per gli aeromodellisti
ticinesi. I primi ricordi risalgono al 1965, dove era il Gruppo
aeromodellisti Locarno ad organizzare questa manifestazione. Negli
anni seguenti si fanno avanti Renato Ruckstuhl e Silvano Fornera,
che singolarmente organizzano l'edizione per un anno, poi l'organizzazione
del Mini-Show passa nelle mani del Gruppo aeromodellisti Molinazzo-Bellinzona
ed infine della Regione 8. L'apporto sempre maggiore dei diversi
Gruppi ha reso questa manifestazione uno dei ritrovi annuali ambiti
dai modellisti della Regione, per il tipo di giornata e per la
possibilità di incontrarsi e volare, proponendosi al pubblico
presente.
Una delle altre significative attività proposte dalla Regione
sono stati i vari corsi di aeromodellismo proposti all'interno
delle proposte TANDEM - spicchi di vacanze, la presenza durante
il corso estivo della Pro Aero a S-Chanf e i corsi di costruzione
proposti all'interno di alcune sedi scolastiche.
La Regione fu inoltre sempre ben rappresentata in seno all'Aero
Club Svizzero e in seguito alla Federazione dai presidenti Ossola,
Zaugg, Nicora e Ruckstuhl. In questo senso la Regione 8 rappresentava
una delle Regioni attive sul fronte della difesa dei campi di
volo e dei diritti dei modellisti. Il successo della "battaglia"
per difendere il campo di San Vittore, con il Comune del luogo
che autorizzava l'attività aeromodellistica sull'aerodromo
preferendola all'attività proposta da altre società,
ha dato impulso a numerose altre iniziative sul piano nazionale
volte a rafforzare i modellisti e a difendere i loro interessi.
Con il cambiamento della struttura dell'Aero Club Svizzero nel
1995, malgrado la creazione delle federazioni nazionali e delle
associazioni regionali di categoria, indipendenti e non più
direttamente legate all'Aero Club a tutti i livelli, la Regione
8 decide di non voler aderire completamente a questo nuovo schema.
Per questo motivo, di fatto, l'Associazione regionale di aeromodellismo
8 non esiste. La creazione della FGASI permette ai Gruppi della
Svizzera italiana di rimanere ancora direttamente legati ai due
Aero Club locali, con i vantaggi che ci sono noti, pur facendo
capo ad una Federazione regionale, alla Federazione nazionale
e all'Aero Club Svizzero. Al di là delle Alpi siamo per
questo motivo perfino considerati all'avanguardia, visto che siamo
in grado di risolvere i nostri problemi indipendentemente, collaborando
pure con le altre categorie aviatorie. Un esempio sono state le
schede raccolte in occasione dello PSIA (piano settoriale delle
infrastrutture aeronautiche): 250 aeromodellisti della Regione
8 hanno presentato 6000 schede sulle 20000 in totale raccolte
in Svizzera dai modellisti. Tenendo conto che i modellisti in
Svizzera sono circa 6500, si può intuire quanto avrebbe
potuto essere l'impatto di questa categoria sulle decisioni prese
in questo ambito (l'aeromodellismo figura purtroppo nella versione
definitiva dello PSIA pubblicata nell'ottobre dello scorso anno
come attività irrilevante dal punto di vista pianificatorio).
Come vicepresidente nel comitato della Federazione svizzera di
aeromodellismo, Renato ricorda il contributo su piano nazionale
della Regione nell'ambito delle assicurazioni responsabilità
civile, sia per i singoli soci, che per i Gruppi e per le Regioni.
Ci si è pure battuti per togliere tutte quelle restrizioni
acquisite nel tempo dalla categoria, lasciando come uniche limitazioni
un peso massimo di 30 Kg e la pratica dell'aeromodellismo in un
raggio di 5 Km da una struttura aeroportuale. Alla volontà
da parte della Federazione di avere un organo ufficiale di pubblicazione,
la Regione 8 ha difeso i suoi interessi, dando oggi la possibilità
di gestire quello che in ogni edizione figura in forma di "Pagine
ticinesi".
Una Regione, la Regione 8, quindi dinamica e intraprendente, che
sicuramente ha dato e dà una buona impressione sul piano
nazionale. Pur essendo linguisticamente svantaggiati, tutte le
cariche di rappresentanza alla Federazione svizzera di aeromodellismo
(rappresentante comitato FSAM, rappresentanti delle commissioni
tecniche F3 - volo radiocomandato - e F4 - riproduzioni -, e rappresentante
nel gruppo di lavoro campi di volo) sono garantite, come pure
la nostra presenza alle varie riunioni, che solitamente si svolgono
nella Svizzera tedesca.
Difficile da parte di Renato raccontarci oltre trent'anni di storia
della Regione 8, e sicuramente quanto riportato in questo articolo
basta solamente a dare una minima idea di quanto fatto. Inutile
sottolineare l'intraprendenza e la dedizione al modellismo della
Regione 8 anche da parte di Nicol Ruckstuhl. Possiamo quasi dire
che entrambi non avrebbero probabilmente potuto dedicarsi con
così tanta passione all'aeromodellismo se non avessero
trovato un consenso unanime tra loro.
Sorseggiando le ultime gocce di "sciroppo", Renato ricorda
di aver vissuto questi ultimi tempi con una certa serenità.
Malgrado lo scetticismo dimostrato da parte di colleghi, che con
lui hanno percorso la storia del modellismo della Svizzera italiana,
Renato si è sempre detto fiducioso sui cambiamenti che
si sono lentamente delineati, portando persone nuove ad occupare
le cariche che fino a quel momento erano state da loro rappresentate.
Termina dicendoci con certezza che lo spirito di collaborazione
fra i modellisti in futuro aumenterà ancora, ne sono la
prova i successi ottenuti negli ultimi anni. All'interno della
Regione 8 e sul piano nazionale non mancano certamente lo spirito
e l'entusiasmo per continuare su questa strada.
Gianmaria Tagliabue
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Renato Ruckstuhl | Nicol Ruckstuhl |
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